TREKKING PIOGGIA E MERCATI
Vietnam Non ci voglio venire On the Road

TREKKING PIOGGIA E MERCATI

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Dopo avervi spiegato il preambolo del viaggio in Vietnam   Andare o non andare….   è giunto il momento di raccontare qualcosa di carino del viaggio e utile per chi vuole andare in questo splendido paese.
Se volete vedere nord, centro e sud sono necessarie tre settimane, se ne avete meno dovrete optare per dei dolorosi tagli perché tutto merita una visita; al Nord, oltre la famosa Baia di Halong e la capitale Hanoi, suggerisco vivamente un soggiorno a Bac Ha e a Sapa.
Il mercato di Bac Ha è praticamente l’unico motivo che vi porta in città, quindi fate in modo di arrivare il sabato sera per godervi la domenica mattina presto ed il tripudio di umanità e colori che questo mercato regala.
Le etnie della zona si riversano qui in abiti tradizionali da tutte le vallate; per loro è un momento di socialità per noi è stato un’immersione in una situazione diversa ma reale come solo i mercati sanno essere. Impossibile proseguire in gruppo, ognuno si deve perdere come vuole e farsi coinvolgere dall’atmosfera giocosa, le persone sorridono e si fanno fotografare volentieri mentre ovviamente contrattano con voi per gli acquisti.
Il mercato è molto grande, suddiviso in varie sezioni: quella con l’artigianato è sicuramente quella dove vi alleggerirete il portafoglio vista la vasta offerta presente e visto che la simpatia delle persone del luogo vi tenterà per i vari acquisti. Consiglio ai uomini: tenere le proprie donne al guinzaglio!
Le parti più interessanti sono quelle relative agli animali vivi, su una collina a ridosso del mercato e subito ai suoi piedi e quella relativa al cibo (crudo o cotto ne vedrete comunque delle belle). Le immagini che vi porterete a casa saranno vivide anche se in certi casi un po’ toccanti come quelle dei cani in gabbia destinati alla vendita come cibo prelibato, usanza diffusa proprio a nord del paese. Quello che ci aveva colpito di più è stato sicuramente la vasca con i pesci vivi nella zona pescheria, la carne sui banchetti non frigo e l’incredibile mancanza di puzza nonostante l’alta temperatura, i barbieri con improvvisate poltrone a bordo strada e i sorrisi dei bambini anch’essi vestiti con gli abiti tradizionali a gironzolare o nei marsupi sulla schiena delle mamme. Post mercato ci siamo goduti poi un caffè vietnamita, condividendo l’esperienza, le foto e gli acquisti tra tutti i compagni di viaggio e prima di ripartire per Sapa.
 Consiglio: il caffè vietnamita è stata una gradita sorpresa, presente ogni giorno come momento di relax del gruppo. Da schizzinosi italiani che credono di avere il migliore espresso del mondo, avevamo preso in giro un nostro compagno che aveva letto sulla guida di questa specialità. Al bando i pregiudizi, provatelo con quella specie di mezza moka appoggiata sul bicchiere da cui il caffè cade goccia e goccia e esce denso e con un retrogusto di cioccolata…speciale!!  Sempre al Nord, Sapa, dove il trekking è di moda, è da non perdere. La città è infatti abbastanza colma di turisti che affrontano passeggiate più o meno lunghe sulle montagne che segnano il confine con la Cina.
Noi ci dedichiamo al trekking semplice tra le risaie che sono le protagoniste incontrastate della scenografia del luogo, ammirando i terrazzamenti costruiti dall’uomo che disegnano il panorama con linee sinuose e geometrie degne di Van Gogh. Agosto permette di vedere i campi di un verde brillante ma è anche la stagione dei tifoni sulla costa e quindi a rischio piogge…noi siamo partiti con il sole, poi abbiamo fatto tutta la gita sott’acqua e nel fango! Durante la sosta pranzo abbiamo fatto un cambio rapido poiché eravamo zuppi…ma ci stavamo divertendo da matti anche se i colori delle foto non possono rendere la bellezza del luogo. Ci sono diversi tour operator che organizzano escursioni; andare con un guida vi permetterà di relazionarvi maggiormente con la gente, che parla pochissimo inglese e capire meglio come la vita di chi lavora nelle risaie sia complicata e povera, ma sempre molto dignitosa. Una cosa che ci ha positivamente colpito è che le persone non ci hanno mai infastidito per chiederci qualcosa e sono state sempre ben disposte a interagire e ad aprire le loro case.
 Consiglio: aggiungere al trekking l’alloggio in una home stay rurale immersa nelle risaie.  Ovviamente non aspettatevi l’eco-lodge di lusso…la nostra guida si era premurata di dirci (per circa 100 volte!) che sarebbe stata una sistemazione più spartana di quella precedente; in effetti 1 capanna con pavimento in terra battuta e un bagno con turca in 16 è qualche cosa che si può definire spartano. Dimenticavo: senza una vera e propria doccia! E con i pulcini che scorrazzavano in giro per la capanna perché fuggiti dal recinto…
Ma che esperienza pazzesca quella sera, con il fuocherello che asciugava i nostri calzini fradici, il tavolo imbandito di ogni ben di dio, i materassi appoggiati su assi di legno con le zanzariere a farci da nido, il vino di riso, la partita a merda sul micro tavolino e le stelle!
Andate in Vietnam e godetevi la sua naturalezza, quanti ricordi si porta dietro questo post, come vorrei di nuovo sorseggiare un OneMoreOf caffè vietnamita davanti a quei panorami…

Ehi Jo…ma poi hai riparato il tavolino che hai rotto giocando a merda…..hai fatto un colpo di karate che sembravi Kung fu Panda!!!Marika
Lascia perdere Marika…cosa mi hai fatto fare in quel viaggio….ma quante risate…Jo

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