LA MATERIA PRIMA DI MICHELANGELO
Italia Gitarelle Scompiscè

LA MATERIA PRIMA DI MICHELANGELO

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CAVE DI MARMO TOURS: tra le varie proposte che si trovano nelle rate scelgo loro. Non mi pento poiché c'è grande professionalità e soprattutto amore per il proprio lavoro e passione. Il tour è stato molto bello, emozionante e completo, per cui vi consiglio questa avventura tra i marmi!

Scopri l'Eperienza
Un mare di candida roccia bianca, o meglio una montagna intera, una catena di montagne, fatte della materia prima che riveste i palazzi più belli del mondo e da cui sono nate delle grandi opere d’arte…siamo a Carrara con il solo obbiettivo di visitare le cave di marmo più famose al mondo.

Questo viaggio mi frulla in testa dopo aver visto un documentario sugli autisti che ogni giorno trasportano a valle blocchi pesantissimi di pietra su strade proibitive, un lavoro duro e pericoloso fatto da gente orgogliosa che ama la propria terra traboccante di ricchezza in cambio di molto sacrificio. Con le immagini dei camion sul bordo di dirupi decido di prenotare un tour guidato (UNICA possibilità per entrare nelle cave private) per visitare questi luoghi incredibili…con sommo giubilo di Jo che non ama di certo gli strapiombi!

Ci si trova al casello e le Land Rover (non jeep…Land Rover…quelle insomma che si vedono nei documentari più avventurosi in Amazzonia o nel deserto) ci fanno attraversare la città. La guida è bravissima perché ci racconta la storia dell’estrazione del marmo, ma anche l’indotto che ha creato in quella che è la capitale mondiale del mercato delle pietre. I racconti si susseguono e lasciamo la città arrivando alle pendici delle Apuane dove già vediamo il bianco cangiante dei fianchi aperti e scavati blocco a blocco. Sosta per indossare caschetto e giubbotto e si entra nel cuore dell’escursione; la strada da asfaltata diventa di pietra e ghiaia creata dai blocchi sbriciolati, si stringe e si fa più ripida…ora sentiamo il motore rombare e l’avventura aumentare

Si sale per tornanti stretti, molto strettiJo
Ma come diavolo fa a passare un camion di qua?Marika
 E due addirittura?Jo
Jo guarda che panorama!!!!Marika
Meglio di no…Jo
Ehi tu hai voluto metterti lato finestrino?Marika

Chi soffre di vertigini è avvisato!!

Strapiombo e roccia bianca, siamo a bocca aperta mentre arriviamo alla prima sosta nella cava dove inizia una spiegazione sul lavoro del taglio che “affetta” la montagna e crea i giganteschi blocchi. Se escono i raggi del sole dalle nuvole che passano in cielo è quasi impossibile rimanere ad occhi aperti per il riverbero, il bianco ci circonda e ci abbaglia e la cava si apre davanti a noi.

Si susseguono altre soste dopo tratti impervi con il motore del Land Rover che ruggisce e noi che siamo piacevolmente shakerati nell’abitacolo cercando di catturare l’emozione che questi scorci ci regalano.

Scolliniamo e sotto di noi si dispiegano altre cave, una sottile linea che scende e sarà il nostro percorso verso la vecchia strada che faceva il treno interamente scavata nella roccia; la attraversiamo come a tornare alla realtà dopo essere stati in un luogo magico. Prima però siamo sul tetto del mondo con lo sguardo che domina e si perde nel mare, sotto i piedi una poltiglia bianca dovuta alla pioggia della notte ed al lavoro nella cava, rimaniamo attenti ad osservare gli operai che tagliano un blocco e lo rifiniscono prima che parta per le botteghe di lavorazione.

Torniamo alle macchine, entusiasti per avere scoperto una grande storia conosciuta ma mai pienamente raccontata, come un tuffo in un mondo parallelo con la sua storia, le tradizioni e l’orgoglio… un OneMoreOf angolo di un’Italia che non finisce di stupire e sa, a volte, conservare con cura i suoi tesori!

 

 

 

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