SUDAFRICA’S BIGNAMI
Sud Africa Non ci voglio venire On the Road

SUDAFRICA’S BIGNAMI

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Finalmente un po’ di tempo per scrivere per raccontare la nostra Africa, vista attraverso il paese arcobaleno che è forse il meno africano di tutto il continente, ma pur sempre rappresenta per noi due scompiscè una bella avventura.
Prima di entrare nei dettagli delle singole tratte, con impressioni e consigli, riassumo in questo post un po’ delle notizie che vi possono essere utili per avere un’idea generale del paese, un bignami insomma…con informazioni stringate ma sufficienti per decidere se poi continuare la lettura e fare il viaggio! (P.S.: altri blog saranno più precisi e con più informazioni, ma questo è quello che avrei voluto avere letto per semplificare la mia preparazione)

Alla fine come è andato il viaggio?Marika
Bene, è stata una grande avventuraJo
Ecco vedi…un altro posto dove non saresti venuto ed invece persino tu volevi restarci qualche giorno in più! Proprio questo è l’effetto che ci ha fatto il Sudafrica!! Se anche Jo si vuole fermare vuole dire che il paese merita veramente.Marika
 AUTO-ORGANIZZAZIONE O NO? :  la risposta è SI, nel senso che nel paese è facile muoversi; una delle lingue ufficiali è l’inglese quindi facile districarsi tra prenotazioni, mail e richieste di informazioni. Noi lo abbiamo fatto con un tour operator per vari motivi, ma è un paese che si può affrontare da soli se abituati a viaggiare.

 CLIMA:  mille dubbi ci assalivano sulla nostra prima esperienza nell’inverno australe. Questa stagione ha numerosi vantaggi: migliori avvistamenti nei safari (già è difficile, figuratevi con tutte le foglie sugli alberi!!) e il passaggio delle balene sul capo ovest. Non vi potrete però godere il mare sulla costa, che risulterà molto ventilata ed un po’ piovosa, mentre la zona del Kruger raggiunge comunque temperature elevate di giorno. Non abbiate comunque troppa paura del freddo!

 ABBIGLIAMENTO:  tutti vi diranno di vestirvi a cipolla! Vero perché il sole è caldo, ma l’aria spietata. Per il nostro itinerario la combinazione vincente per me è stata: maglietta a manica corta, felpa pesante o tecnica di micropile con cappuccio, giacca a vento. Questo outfit mi ha permesso di destreggiarmi in tutte le situazioni, ma non sono una freddolosa…nel safari del tramonto mentre io ero con maglietta e pile, una compagna di viaggio aveva 5 strati tra cui il piumino. Consiglio di portarsi un eventuale ulteriore strato durante i safari tramonto e alba, le gite in mare e sulle Table mountain a Cape Town.

 ALLOGGIO:  viaggiando in 16, a volte abbiamo dormito in belle case da 8 persone, molto diffuse e che vi consiglio poiché permettono di avere più spazi per le chiacchere e lo spazio per colazione e cena.
La colazione è infatti inclusa rare volte negli Hotel. Booking.com è stato alleato prezioso pre-partenza e non ci sono mai stati problemi.
I costi non sono eccessivi e siamo riusciti a rimanere su una media di 23 euro a notte per persona. Ovviamente qualche posto ci ha fatto risparmiare, mentre all’interno del Kruger abbiamo speso 40 euro a testa, ma la posizione privilegiata li vale tutti; consiglio di fare almeno una notte in un parco per poter godere al meglio dell’atmosfera un po’ particolare e di un cielo stellato che non vi dimenticherete. In generale gli alloggi sono di buona qualità, puliti e l’accoglienza è cordiale. Troverete negli altri post i miei luoghi del cuore, perché ci sono state almeno 3 chicche.

 CIBO:  fatevene una ragione, il Sudafrica non è un posto per vegani o vegetariani! Mangerete carne, carne, carne di tutti gli animali locali, dal classico manzo, a svariate antipoli saltellanti, il bue, l’agnello e lo struzzo. Il barbecue (brai) è il metodo di cottura nazionale, ma ci sono anche carpacci, marinature e spezzatini vari. Qualità ottima, il miglior filetto della mia vita l’ho proprio mangiato nella mia prima sera sudafricana! Sulla costa ovviamente anche tanto pesce, molluschi e crostacei, che consiglio di farvi servire con le salsine a parte perché il sapore potrebbe essere un po’ troppi invadenti per il nostro palato. Consiglio: baby kingklip, un pesce oceanico che in versione baby si mangia tutto grigliato o fritto, dalla forma che richiama la nostra rana pescatrice.
Il piatto principale sazierà gli appetiti normali e si aggira di solito sui 10-14 euro, piacevoli le zuppe come starter e attenzione alle massicce dosi delle torte che potrebbero stroncarvi.
Colazione inglese, ma sempre anche con la scelta salutare di yogurt frutta e muesli. Per un pranzo al sacco, oltre ai soliti panini, vi consiglio le torte salate ripiene di carne cucinata in vari modi e vengono sfornate fresche nei supermercati o nelle stazioni di servizio con ristoro.

 SERVIZI IGIENICI:  per chi ha la fobia di non trovare un bagno consiglio vivamente il Sudafrica; in punti turistici, porticcioli, luoghi anche di minimo interesse troverete sempre un bagno pubblico e generalmente tenuto abbastanza bene. Cercate di essere responsabili con l’uso dell’acqua, come consigliato dai vari cartelli e soprattutto nei parchi naturali.

 STRADE E GUIDA:  a parte un mancato incidente la prima sera, devo ammettere che la guida dei sudafricani non è male. Le strade sono in buone condizioni, così come le autostrade, in alcuni casi qualche dosso infame (ma quelli colpiscono più in Swaziland), ma illuminazione pari a zero. Limiti di velocità da rispettare ovunque e la guida all’inglese a cui c’è da abituarsi. Ovviamente è necessaria una copertura totale, soprattutto nei parchi dove i vari cartelli vi ricordano che gli animali che incontrerete non sono quelli dei nostri zoo e poi perché qualche sterrato da percorrere c’è. Gli sterrati aperti sono comunque fattibili anche con un pulmino da 8 posti carico di bagagli, ma attenzione a segnalare bene le condizioni della vettura alla consegna, per evitare inutili discussioni. Patente internazionale?!? Grande dilemma del web ma a noi non l’hanno chiesta.

 CAMBIO:  il Rand è un po’ fluttuante e con il cambio 1 euro =14 Rand vi ritroverete con un sacco di banconote stile Paperon de Paperoni. Cambiate più soldi possibili all’aeroporto di Johannesburg che ha le minori commissioni del paese, poiché le differenze possono essere consistenti

 COSA PRENOTARE PRIMA?:  gli alloggi soprattutto se siete in tanti e volete avere l’occasione di stare nei parchi, altrimenti lasciatevi qualche spazio per decidere al momento le tappe. In generale non c’era il tutto esaurito in agosto.
Safari: meglio organizzarli prima se siete in tanti e li fate dai camp nel Kruger o dai gate poiché i posti non sono tantissimi. Attenzione al fatto che ritengono confermata la prenotazione solo se pagate in anticipo, mail di conferma non sono sufficienti! Noi abbiamo rischiato di perderci quello dell’alba per questo motivo, e lo abbiamo ripianificato dal gate sud. Ovviamente se siete nelle riserve private non ci dovrebbero essere problemi
Escursione balene: che ahimè noi abbiamo dovuto saltare causa condizione metereologiche. Consiglio di prenotarla perché l’affluenza è alta. Consiglio poi di prevedere più giorni tra Hermanus e Cape Town in modo da poter riprogrammare l’uscita in caso di problemi, anche se questo non da nessuna garanzia. L’oceano non perdona.
Robben Island: un po’ come Alcatraz va prenotata giorni prima ma…sarò impopolare…ve la sconsiglio! Poi vi racconto il perché.

Detto questo vi lascio fantasticare su un viaggio in questo grande e vario paese, che non ha ancora risolto i problemi dell’Apartheid ma è sulla buona strada, che ha parchi naturali grandi come il Belgio e si affaccia su due oceani, pronto ad accogliere chiunque con il sorriso e la cordialità…e poi ci sono questi post con dettagli e sensazioni a darvi maggior ispirazione:
 PRIMI PASSI IN SUDAFRICA   KRUGER PARK: IL NOSTRO PRIMO (E SECONDO) SAFARI   TRA RINOCERONTI E GHEPARDI   IO STO CON GLI IPPOPOTAMI   LA NOSTRA GARDEN ROUTE    PERDERE IL CAPO O PERDERSI AL CAPO?!?    PUNTO E A CAPO…LA FINE DEL VIAGGIO AFRICANO 

e ricordiamoci anche della nostra capatina in Swaziland raccontata in questo post

Ed ora… un OneMoreOf Post per voi

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