Ho trascinato Jo, complice anche il fatto che sto partecipando alla Virgin Pulse Global Challenge ( se non la conoscete date un occhio online), a camminare sul Lago d’Iseo, alla scoperta di due posti “relativamente” segreti…insomma io non c’ero mai stata pur avendo bazzicato il Sebino da piccola. Queste gitarelle, il cui sommario trovate qui, ci stanno facendo scoprire dei luoghi veramente particolari oltre a farci stare all’aria aperta.
Prima tappa di oggi è la Riserva naturale Piramidi di Zone, sulla sponda bresciana del lago. Il percorso parte esattamente dalla Chiesa di San Giorgio in Cislano, sulla strada che sale a tornanti verso Zone ed incontra poi la frazione di Cislano; presso la chiesa c’è parcheggio, bar con bagni ed uno spazio per far giocare i bimbi e con tavoli per poter gustare un bel pic nic come abbiamo fatto noi al rientro.
Il sentiero scende verso la valle, in alcuni tratti è un po’ ripido, ma non ci sono tratti esposti anche se per i bimbi più piccoli può essere un po’ difficoltoso, ma è molto ben segnalato. Interessante la presenza di pannelli didattici in diversi punti che uniscono al godimento della natura un po’ di cultura geologica ( ricordate che io amo la geologia….) e ci sono belle viste sul lago soprattutto nella prima parte del sentiero. Poi inizia la risalita che prevede di ritornare verso Cislano e fare l’ultimo tratto nel piccolo paese, ritornando alla chiesa.
Vi consiglio di fare il giro in questo senso, e non partendo dal punto n° 8 che si vede dal tornante prima di arrivare al paese, perché la pendenza in salita all’inverso sarebbe molto peggio.
Più organizzo queste gitarelle più trovo aspetti positivi. Oltre il verde, l’ossigenazione, fare attività fisica, stare all’aria aperta oggi sottolineo un aspetto che è tanto banale quanto straordinario; questo evento che capita sempre più raramente nella nostra vita frenetica, così raro che quando capita ci lascia quasi interdetti e confusi:
La gente che si incontra sui sentieri SI SALUTA.Certo nella vita normale non potremmo salutare proprio tutti quelli sulla metro…ma anche se ci si incrocia in pochi è difficile scambiarsi un “salve”…lontani da casa, sui sentieri della natura il miracolo avviene…e spero che continui ad avvenire
Siccome non siamo stanchi, dopo il pranzo, raggiungiamo poi Riva di Solto, sulla sponda bergamasca, lasciando la macchina al parcheggio all’inizio del paese lato nord. Una passeggiata in piano ci porta a vedere l’orrido di Bogn: pareti stratificate a strabiombo verso l’acqua verde del lago…un piccolo fiordo nascosto che si intravede dalla vecchia strada ma che a piedi mostra tutta la sua magnificenza! Vi consiglio questa gitarella e d’estate ci sono anche punti dove è possibile fare un tuffo nel lago, quindi potete pensare anche ad una sosta balneare. Se invece dal parcheggio andate verso sud, sempre seguendo il lungo lago, vi aspetta la bella cittadina di Riva, per un gelato o ammirare il porticciolo…. a voi la scelta!
Tutto questo camminare mi ha messo voglia di….no non di gelato….di camminare ancora…inizia la ricerca di un OneMoreOf Secret delle nostre terre.
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