CAPORETTO NON FU SOLO DISFATTA
Slovenia On the Road

CAPORETTO NON FU SOLO DISFATTA

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Se volete qualche informazione aggiornata ecco il link...buona passeggiata

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Pronti per il secondo giorno che ci porta in Slovenia, esattamente a Caporetto, nome che rimbomba nella testa di studenti e ricorre nelle pagine dei sussidiari, sinonimo stesso di pesante sconfitta. In realtà se la si vede oggi Caporetto è una radiosa, piccola e graziosa cittadina, in mezzo al verde, lontana da quelle immagini custodite al Museo Della guerra.

Cerchiamo subito il centro informazioni per prendere la mappa dell’Itinerario storico di Caporetto.

Il museo ci riporta ai dolorosi ricordi di uno dei più brutti capitoli della storia mondiale e moderna, linee di confine torturate e contese dalle truppe, strategie militari e vite perdute…come quelle commemorate dall’Ossario italiano, monumento sobrio ma solenne che domina la città. Il Museo non è grande ma estremamente curato e con una chiara esposizione, consigliato.

Ma Caporetto per noi non è solo disfatta!! dopo queste 2 prime tappe un po’ cupe, inizia una piacevole passeggiata che dal monumento entra nei boschi sopra la città, passando il fiume Isonzo che scorre azzurrissimo e permette sport acquatici ai più avventurosi. Il sentiero è facilissimo, ben tracciato e per lo più ombroso. In alcuni punti sono ancora visibili i resti delle linee di difesa italiane, ormai confuse con la flora del bosco.

Il punto migliore è dove il percorso incontra quello del ruscello Kozjac creando una bellissima cascata.

Ehi ma dove è la cascata?Jo
Jo credo che sia necessario salire su quei gradini in pietra e quella piattaforma in legno…sospesa sulla roccia. Ma sei già passato lungo il ponte sospeso sull’Isonzo che era sicuramente più lungoMarika
Uhm…inizia l’avventura alla faccia delle mie vertigini…Jo
Sento che dietro la curva ci sarà un bello spettacolo!!Marika

In effetti la particolarità è che per vedere la cascata si deve percorrere una piattaforma sospesa che permette di aggirare la roccia da un passaggio stretto;  sembra di essere in una caverna sotterranea in cui si riversa l’acqua purissima del fiume. Bellissimo spettacolo naturale, circondato dal verde della natura che sarà una peculiarità di tutto l’itinerario sloveno . Bellissima ma non sarà l’unica!!

Il sentiero segue altre line difensive per arrivare poi al Ponte di Napoleone, ricostruito nella prima guerra e simbolo della lotta partigiana nella seconda, che chiude la nostra bellissima passeggiata tra storia e natura, rilassandoci abbiamo riportato alla mente un pezzo di storia del nostro paese. L’ultima tappa è il museo caseario dove si possono pianificare delle visite guidate.

5 km totali, visita tra le 3 e le 5 ore poiché dipende da quanto volete assaporare la pace dei luoghi e scattare foto, o godervi il Museo, quindi più di mezza giornata senza fare troppe corse.

Noi però dobbiamo partire verso la destinazione dell’alloggio a Bled, sull’omonimo lago, passando per strade secondarie poiché solo da domani faremo partire il bollino autostradale appena comprato. La strada che aggira a sud il parco naturale di Triglav è lunga e tortuosa, quindi ci attendono ben 2 ore di curve prima di posare i nostri bagagli nell’hotel che ci ospiterà per le 4 notti successive. Quindi Jo, metti in moto, ci attendono i tornanti e una OneMoreOf cascata spettacolare per domani!!

 

 

 

 

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