PERDERE IL CAPO O PERDERSI AL CAPO?!?
Sud Africa Non ci voglio venire On the Road

PERDERE IL CAPO O PERDERSI AL CAPO?!?

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Per ottime grigliate di pesce, un servizio incredibilmente veloce rispetto ai tempi sudafricani, un'atmosfera carina...un ottimo posto per una bella serata sia in coppia che in gruppo!!

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Il penultimo giorno di questo bellissimo viaggio ( per le info base leggete questo post ) rimarrà sicuramente nei ricordi di tutti come uno dei più belli, alla scoperta della Penisola del Capo. È una gita super classica e direi indispensabile da Cape Town che visiteremo il giorno dopo, da fare in una giornata intera, ma sarebbe sicuramente molto bello avere più tempo da dedicare alle escursioni nel parco naturale Cape of Good Hope Nature Reserve.

Organizziamo il giro in senso orario, per arrivare in serata nella zona di Camps Bay e goderci la cena in questa località un po’ fighetta, ma con molti ristoranti di pesce in riva al mare.

Prima tappa è Muizenberg, con le sue cabine colorate che ispirano foto di gruppo divertenti, la spiaggia è selvaggia ed il mare mosso (sempre Mister Oceano che non ci ha fatto uscire per vedere le balene…), poca gente e tanto vento in questo inverno australe ma la tappa non si può perdere!

Tentiamo un ultimo e inutile assalto alle agenzie che organizzano le escursioni per le balene in zona Cape Town passando dalla città di Kalk Bay che non visitiamo perché siamo attirati dalla famosissima Boulder’s Beach, la spiaggia con i pinguini più fotografata del mondo. Grandi e bambini impazziscono in questo posto, più coreografico della precedente colonia per i grossi massi che contornano la baia e realmente pieno dei buffi e simpatici pennuti. Il gruppo si disperde tra le passerelle, le foto e soprattutto i video dei pinguini che vanno e vengono dal mare, si seguono, “passeggiano”, si crogiolano al sole, litigano…bellissimo momento di vera vita “pinguina”!

Il tempo però stringe e visto il cielo terso acceleriamo perché vogliamo arrivare al clou della giornata con questo clima perfetto. Entriamo nel parco per raggiungere Cape Point, che con Capo di Buona Speranza non è solo una scogliera spettacolare ma anche il simbolo di tante avventure di mare, di nuove terre e uomini coraggiosi, che conserva e sprigiona tutta l’energia di quello che potrebbe raccontare.

All’ingresso del parco ci consegnano la mappa dettagliata anche su parcheggi e sentieri e noi ci dirigiamo verso quello di Cape Point per salire al Faro.

2 opzioni: scaletta verso la cima, navetta per pochi spiccioli…vedete voi che fare! Sappiate solo che si arriva al faro più moderno, costruito più in alto per risultare più visibile. Ci sono un sacco di persone ed è difficile godersi il panorama dell’Atlantico davanti a noi. Un altro sentiero arriva poi al vecchio faro, ma noi vogliamo andare a Capo di Buona Speranza a piedi e dobbiamo ancora pranzare…. e si sa che attendere 16 persone può risultare un po’ lungo!

Dopo pranzo ci incamminiamo per un facile sentiero che in circa mezz’ora ci porta all’altro famoso Capo, percorrendo la scogliera che li unisce in un panorama che ci lascia senza fiato per la bellezza. La forza della natura è davanti a noi con scogliere altissime e possenti, schiaffeggiate dalle potenti onde oceaniche che senza sosta colorano il mare di una schiuma bianca e persistente, il vento che sferza tutto ed il sole che scalda…siamo al cospetto di tutta madre natura e cerchiamo di riempirci gli occhi ed il cuore.

È fantastico quassù…ci starei per ore… Jo
Jo, che sorpresa! È la prima volta che ti vedo così affascinato da un luogo naturale. Capo di buona speranza ti ha proprio stregato Marika
Si, stare quassù guardando il mare è rilassante, ma allo stesso tempo regala un sacco di energia, mi fa sentire potente e libero Jo
Già la libertà…credo che questa posto sia una pura e semplice rappresentazione della libertà Marika

Stiamo lassù, dopo aver scalato le rocce, guadiamo da sopra i turisti che sono a livello del mare per fare la foto al cartello e non sanno quello che si stanno perdendo a non salire, ma in realtà ci piace che il posto sia meno affollato. Ci sentiamo Padroni del mondo! Ci godiamo il tempo, pensiamo, osserviamo e scattiamo foto ma nessuna sarà bella come lo spettacolo davanti a noi, ci rilassiamo e baciamo il vento. Nessuno vorrebbe più muoversi da questo posto magico, ma ci attende tutta la strada panoramica ovest del capo; quindi ritorniamo indietro, foto di rito anche per noi davanti al famoso cartello e via a goderci la bellissima strada a strapiombo (stile costiera amalfitana…) che ci porta a Camps Bay.

Raggiungiamo il lungomare già con il buio pesto, nessun tramonto da fighetti con l’aperitivo, ma cerchiamo un bel ristorante di pesce per rifarci della pessima esperienza della sera prima e qui devo proprio menzionare il ristorante Ocean Blue, dove ho assaggiato il famoso Kingklip (versione baby alla griglia), ottimo pesce oceanico e gran parte del gruppo si è divorata ottime grigliate miste. Chiusura perfetta di una giornata perfetta!

Inutile dire che la penisola del capo è un luogo che consiglio e dove tornerei subito e va inserito in un viaggio in sud Africa…mi ha fatto pure venire voglia di vedere una OneMoreOf scogliera a picco sul mare…dove sarà la prossima?!?!

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