WILD WILD WEST
USA On the Road

WILD WILD WEST

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Legno stile baita perché effettivamente siamo in montagna...nonostante sia sempre California. Ma tanta comodità e vicinanza all'entrata dello Yosemite.

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Nonostante il volo intercontinentale ed il primo giro a San Francisco, la notte scorre tranquilla e non subiamo il famoso effetto del jet lag; il mattino dopo saltiamo la colazione perché vogliamo subito buttarci nel nostro viaggio on the road.
Attraversiamo la baia sulla 95, poi sulla 580, finché il fido navigatore ci fa incrociare la 108, che attraversa la Sierra Nevada nella sua parte nord. Dobbiamo transitare sul passo di Sonora; essendo giugno è meglio controllare l’apertura, così come per la Tioga road, perché la neve potrebbe essere ancora presente. Passiamo piccole cittadine con la classica stazione di pompieri, il benzinaio, i pick up…tutto come visto milioni di volte nei telefilm.

Ci fermiamo a Pinecrest per la prima sosta benzina e spesa in un minimarket dove acquistiamo il mini box di polistirolo, preziosissimo se riempito di ghiaccio per tenere al fresco i nostri pranzetti in giro.
Passata la sierra, le sue innumerevoli curve, panorami ancora innevati, ed una breve chiacchierata con un americano in gita con figli e cane, imbocchiamo la 395 sud e la successiva deviazione sulla 270, con annessi ultimi Km di sterrato…così ci ambientiamo per la nostra prima vera tappa di questo super viaggione: Bodie.

Il  BODIE STATE HISTORIC PARK   è, letteralmente, ciò che resta della città mineraria di Bodie, dopo che nel 1932 fu rasa al suolo quasi completamente da un incendio. La città si trova su un altopiano brullo, uno dei posti più freddi degli USA dove rimangono le case in legno a testimoniare una delle città più ricche e altrettanto pericolose del vecchio West. Escludendo i lavori di manutenzione e di messa in sicurezza non è stata apportata alcuna modifica; tutto, anche gli interni con i piatti sporchi, sono rimasti intatti e i turisti non sono così tanti da intaccare l’atmosfera di questa cittadina abbandonata. Il luogo è veramente magico e non solo per gli appassionati del genere, rispetto ad altri siti ricostruiti qui troverete un’atmosfera autentica e di forte impatto. La sensazione è quella di essere stati catapultati in una scena della Casa nella Prateria o di Wild Wild West.
Finita questa passeggiata particolare in un pezzo di storia americana, ci avviamo a Lee Vining, che si allinea per pochi isolati lungo la 395; dobbiamo anche trovare alloggio; ma negli States un motel con la scritta Vacancy si riesce sempre a trovare.

Allora Jo, cosa ne pensi di questo primo giorno in terra californiana? Paesini, americani chiacchieroni e un paese in pure stile West??!!

Marika

Che figata! E siamo solo al primo giorno chissà quando arriveremo sulle spiagge dei baywatch!!

Jo

Wow, stai correndo…abbiamo ancora i parchi naturali da gustarci prima dell’arrivo a Los Angeles

Marika

Ci vorrebbe una serata a tema, stile happy day per coronare la prima giornata

Jo

Mi sfidi?? Beh allora non rimarrai deluso mio caro…ogni tuo desidero è un ordine!

Marika

Il ristorante Niceli’s è proprio la ciliegia sulla torta di una giornata veramente americana; seduti sui classici divani in pelle rossa ci godiamo la bella atmosfera di questo Deli’s, pronti a gustarci hamburger, pancake allo sciroppo d’acero a colazione e persino il burro di arachidi.

La scelta dell’itinerario che percorre la Tioga Road, ci ha permesso di vedere Bodie ma anche il sito di  MONO LAKE  ; un lago di 155 km quadrati, a 2000 m altitudine, di origine vulcanica, famoso perché costellato da guglie di tufo affiorate a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua. La meta non è sicuramente tra le più turistiche della California, quindi come a Bodie potrete godervi il luogo in santa pace e ammirare il panorama con la dovuta calma.

Raggiungiamo la SOUTH TUFA RESERVE imboccando la 120E, in un’atmosfera surreale di pace… a noi sembra di toccare il cielo con un dito. Lo scompiscè è abbastanza colpito da questo luogo e ancora di più quando leggiamo il cartello all’ufficio del ranger, che invita ad inserire il costo del biglietto nell’apposita cassetta, in caso di mancanza del personale, ma ovviamente senza nessun varco elettronico di controllo. Gli USA ci danno il primo esempio di come si basino ancora sull’onestà ed il rispetto delle regole…bisogna imparare e fare tesoro di questi momenti. Nel nostro caso il simpatico ranger c’è e ci consegna anche un dépliant molto interessante che leggiamo durante la passeggiata lungo il bordo lago. Le colonne di tufo sembrano castelli incantati per fatine, e si specchiano nelle acque saline del lago; ma è tempo di lasciare questo luogo fuori dal mondo e rimontare in macchina visto che lo Yosemite Park ci sta attendendo!!

Nella nostra prima tappa 2 luoghi che ci sono rimasti nella memoria e nel cuore per la loro particolarità…chissà quando ci sarà un OneMoreOf posto strano da scoprire che li possa battere?!?!

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