Editors' pick
Un'esperienza unica e completa. Alloggio tipico, ristorante, game drive, natura, animali, bicicletta etc etc...per viversi appieno questa esperienza alloggiate all'interno del parco e non ve ne pentirete.
Le nostre 2 tappe principali sono: Mercato Manzini e il Mlilwane Wildlife Sactuary
Bocciato a mio avviso il mercato, che pur essendo uno dei più importanti della regione, ho trovato triste, poco colorato e interessante e nemmeno molto fotogenico come usualmente i mercati sanno essere. Non so ancora spiegare se ero in una giornata no oppure avevo aspettative troppo alte dopo aver visto i mercati in Vietnam e Messico…se qualcuno di voi ha avuto un’esperienza diversa vi prego di smentirmi!!Con il senno del poi sarebbe stato meglio visitare altro o avviarci subito alla tappa successiva.
(Mi ero segnata sulla mia guida: Malandela’s Homested, centro d’arte di artigianato in mezzo a campi di ananas e canna da zucchero e Swazi Candle Craft Center dove poter ammirare la produzione di candele artigianali e altri negozi interessanti.)
Tutta un’altra storia il parco naturale Mlilwane dove abbiamo anche alloggiato per una notte presso il campo principale, nella parte con le case tipiche ad alveare; devo ammettere che questo è già stato un PLUS!
Ecco qui i motivi per cui questo transito si è trasformato da tappa quasi forzata a piacevole sosta:
1. SI PUO’ CAMMINARE A PIEDI NEL PARCO: la riserva infatti non ospita animali carnivori (in realtà qualche coccodrillo insieme a qualche ippopotamo si può incontrare ma solo in determinate zone) ma molte zebre, gazzelle di vario tipo ed un sacco di facoceri che sono simbolo del parco. La riserva è stata creata per difendere specie in pericolo dai bracconieri ed è quindi possibile fare delle passeggiate in autonomia lungo i numerosi sentieri per ammirare i paesaggi e gli animali che si godono liberi questo posto meraviglioso. Trovarsi a pochi metri da un branco di zebre non ha prezzo!!
Già con questo dovrei avervi convinto ma ecco due veloci note sulla logistica:
Provenendo dal Kruger a Nord abbiamo transitato dal Jeppe’s reef Matsamo facendo poi una strada interna per arrivare fino alla Ezulwini Valley. Le strade non sono proprio in ottime condizioni e comunque peggiori di quelle sudafricane, i tempi saranno un po’ lunghi ed attenzione ai dossi che ci sono ma non sono segnalati.
Per uscire siamo passati da Ngwenya-oshoek, più rapido per connetterci alla strada di scorrimento veloce verso sud, considerate che i tempi in dogana non sono lentissima ma neanche super efficienti.
Rimpiango di non aver potuto approfondire la storia di questo piccolo paese, dove ancora regna una monarchia e dove le tradizioni da scoprire sono sicuramente molto forti. Il viaggio è serrato e ci attengono i ghepardi che vi ho raccontato in questo post. Lasciamo la terra rossa felici di aver assaporato questo angolo incontaminato di pace, dove poter camminare fianco a fianco agli animali e trovarsi tra le gambe un facocero, chissà quale futuro transito ci regalerà un’altra OneMoreOf avventura incontaminata e inaspettata.
On the Road
TRANSITO IN SWAZILAND
Lo Swaziland dove si colloca? Devo ammettere che avevo un’idea abbastanza vaga sull’ubicazione di
Non ci voglio venire
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