Editors' pick
E se volete anche voi godervi una bella serata, mangiando il famoso kebab nel coccio ecco un posto molto carino e rilassante. Buona serata in compagnia dell'ottima cucina turca.
Siamo arrivati con un bus notturno che dalla caotica Istanbul (raccontata in questi post) ci ha trasportato su un altro pianeta fatto di vallate, camini delle fate, case scavate nella roccia; un leggero shock e la grande sorpresa perché nessuna foto rende veramente giustizia a questo luogo.
L’altro shock è stato passeggiare per le strade di Goreme, il principale centro turistico della zona e sentire parlare praticamente solo italiano…sembrava di essere in riviera romagnola!!
Tornassi indietro aggiungerei sicuramente almeno un altro giorno in Cappadocia perché per assaporarla con calma servono almeno 4 giorni pieni , soprattutto se si vogliono fare alcune delle numerose attività offerte: mongolfiera, escursioni in quad, a cavallo, visita alle fabbriche di ceramiche, trekking nelle varie vallate, visita alle città sotterranea e la valle di Ilhara.
Noi tra l’altro siamo anche arrivati più tardi a causa di un furto avvenuto sull’autobus notturno e conseguente denuncia alla polizia. A questo proposito ricordo che questi bus fanno molte soste durante il tragitto, lasciando le porte aperte senza gran controllo e quindi esiste la possibilità che salgano sconosciuti a fregare i bagagli mentre chi rimane sopra dorme. Ovviamente hanno mirato a borse del computer e di macchine fotografiche, non a zaini scrausi, ma meglio avere addosso documenti e soldi e non lasciare nulla di valore incustodito …in questo caso ne hanno fatto le spese un giapponese ed un turco…
Il nostro hotel è bellissimo e la camera che avevo prenotato scavata nella roccia…una favola e con una temperatura perfetta a mitigare la calura esterna. Da consigliare!! Alloggiare in un cave hotel è senza dubbio tra le cose migliori che si possono fare.
La prima tappa da non perdere è il
MUSEO ALL’APERTO DI GOREME che è a circa 2 km dal centro; la passeggiata è un po’ pesante perché è proprio nel momento più caldo della giornata, ma avendo perso la mattinata non abbiamo scelta; il paesaggio comunque è bellissimo e Goreme si conferma un’ottima base.
Il museo racchiude una concentrazione molto ampia delle prime chiese cristiane, create nascoste dai rifugiati che non potevano professare il culto in maniera libera. Molte sono dipinte e ottimamente conservate, come la chiesa blu che si trova poco prima dell’ingresso del museo. Il museo è molto frequentato ma lo spazio è ampio e quindi si può osservare tutto con tranquillità; ci divertiamo ad entrare nei cunicoli e osservare il panorama dalle finestrelle.
Sicuramente interessante e piacevole anche per i bambini, ma fate attenzione alle scalette e ai passaggi stretti…e magari andate di prima mattina o tardo pomeriggio quando la Cappadocia grazie alla luce radete può regalare ancora più magia tingendosi di colori bellissimi e senza che il caldo vi stanchi.
Vi consigliamo il ristorante Kale dove noi riposiamo nel fresco patio con vista di un bel camino delle fate che svetta sopra di noi. Nel passato le case nella roccia sono state abbandonate, poi il turismo ha riacceso i riflettori su questa zona e chi ha potuto ha riconvertito in abitazioni/camere d’hotel, quindi le luci dai camini delle fate sono tornati a risplendere!
Assaggiamo la specialità della zona: Testi Kebab, ovvero un kebab di pollo o manzo o agnello, cotto con verdure in una sorta di piccola anfora in coccio, la cui parte superiore viene poi abilmente rotta al tavolo quando viene servita: ottimo!
Goreme è ancora più bella durante la sera e per il dopo cena ci godiamo il the ed il narghilè alla mela su una terrazza sotto le stelle, su bianchi e comodi divanetti dove ci divertiamo un sacco e ci rilassiamo prima di una tranquilla notte nella nostra “caverna”.
La prima parte della nuova giornata è dedicata all’esplorazione di Cavusin, un paese vicino a Goreme che raggiungiamo con un dolmus, i piccoli pulmini che fanno fermate a seconda delle varie richieste. La fermata di CAVUSIN è su una strada che sembra deserta; il paese è piccolo e passata la piazzetta arriviamo alla rupe simbolo che sovrasta il paese. La collina è completamente “crivellata” di fori delle vecchie residenze scavate nella roccia. Troverete delle guide che vi possono condurre nell’esplorazione, ma Jo oggi non vuole faticare e quindi facciamo solo un giretto per scattare qualche foto e ci fermiamo per 2 chiacchiere con un signore che ci offre del the e ci racconta della sua vita che da espatriato in Germania per lavoro si sta chiudendo qui, nel suo paese natale.
Insomma forse è meglio fare la passeggiata a cavallo solo se si ha dimestichezza. Però gli angolini nascosti che abbiamo visto sono stati uno spettacolo
Ok, abbiamo saltato il classico giro in mongolfiera ma devo dire che ci siamo rifatti egregiamente!
Se non avete molto tempo e siete senza mezzi propri come noi, potete condensare le visite in una guidata; noi abbiamo scelto il trekking nella valle delle rose, visita alla fabbrica ceramica di Avanos, la città sotterranea di Kaymakli, Pasabagi e le sue strane formazioni e per finire degustazione vini a Uchisar.
Camminare in una delle valli che caratterizzano il panorama con una guida brava è un piacere perché al percorso facile si uniscono panorami mozzafiato e note storiche. Il percorso è in piano, ma chi ama l’avventura troverà degli angoli per qualche arrampicata fuori programma e poi ci sono bar improvvisati per qualche momento all’ombra e un succo di melagrana (d’estate portatevi l’acqua perché il sole picchia forte!)
Bellissimo poi PASABAGI dove si possono ammirare i pinnacoli ed i dettagli dell’erosione delle rocce che ha caratterizzato tutta la regione; sicuramente è un luogo da non perdere così come la città sotterranea.
KAYMAKLI ci è piaciuta con i 7 piani sotterranei, un labirinto di frecce da seguire e cunicoli in cui camminare con la schiena piegata…ed è pazzesca la spiegazione della guida che ci racconta come qui vivesse un’intera comunità.
Interessanti anche se commerciali le visite alla fabbrica di ceramica e alla cantina, dove abbiamo chiuso la giornata osservando un altro magnifico tramonto che chiude la nostra permanenza qui! Devo dire che la guida è stata molto brava e ci ha mostrato e spiegato dettagli che sicuramente avremmo perso andando soli, quindi la consiglio almeno un giorno per poter assaporare tutti i segreti di questa terra.
Purtroppo è tempo di lasciarci alle spalle le vallate rosa e i camini delle fate che ci rimarranno sempre nel cuore, arriveremo verso la costa per goderci un po’ di mare. Ma la Cappadocia chi se la scorda più!! Saremo sempre alla ricerca di un OneMoreOf luogo così magico.
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