BERLINO CON IL MURO PIU’ FAMOSO DEL MONDO
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BERLINO CON IL MURO PIU’ FAMOSO DEL MONDO

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Avevo un conto in sospeso con Berlino, o meglio con la sua storia…volevo dare un senso, magari non definitivo, a quelle immagini che da bambina avevo visto scorrere sulla piccola tv di casa. Era il 1989, gran trambusto quel giorno, TV fino a tarda ora, nelle immagini un sacco di gente in una città sconosciuta, abbattevano un muro, ci salivano sopra, urlavano, sembravano molto felici ai miei occhi, liberi. Ma avevo nove anni, non potevo afferrare il senso di quella incredibile rivoluzione, ricordo però che Papà disse: il mondo sarà migliore ora! Papà è sempre stato un grande idealista, ora è molto deluso da come sono andate le cose ma questa è un’altra storia.

Ovviamente poi la scuola (poco), la TV ed altre letture hanno dato un senso a quella nottata, ma troppo distaccato e poco umano, sentivo che mi mancava qualcosa per soddisfare la curiosità di quella bimba. Quando Jo mi propone di scegliere una capitale europea per maggio non ci penso due volte e estraggo dal cappello Berlino. Ovviamente per iniziare non posso che proporvi il racconto a tappe del nostro primo giorno tutto dedicato a questo pezzo di storia recente!

CHECK POINT CHARLIE: Che pacchianata direte voi?!?! Non posso darvi torto visto che il terzo, e più famoso, posto di passaggio e controllo fra est e ovest, è diventato un covo di souvenir e finte guardie armate che posano per le foto turistiche.

Quindi perché abbiamo iniziato la nostra visita da qui?Jo
Perché dimenticandoci questa bolgia di dubbio gusto, poco più in là ci sono pezzi di vero muro e soprattutto una raccolta di foto e informazioni che ripercorrono le fasi della guerra FreddaMarika
Direi un’ottima intro per capire come si è vissuto e svolto questo periodo storicoJo
Hai ragione. Berlino ha il grande potere di trasudare una storia recente e poter dire: c’eravamo anche noi!! Per capire però come era l’atmosfera della città a quei tempi possiamo entrare in un altro posto qui vicino.Marika
Molto interessante…ma quando dici entrare intendi in senso letterale vero?Jo

DIE MAUER DAS ASISI PANORAMA: è un’opera da vivere da dentro. Un panorama a 180° descrive al visitatore una giornata tipo nella Berlino divisa all’inizio anni 80. C’è una musica di accompagnamento che include frasi dei politici dell’epoca e la luce che cambia per mostrare il corso della giornata. Un’esperienza multisensoriale di estremo impatto anche perché l’immagine ha un realismo incredibile. Consigliato per sentirsi parte della storia.

Noi abbiamo saltato il MauerMuseum perché nel 2012, anno della nostra visita, c’era aperto un altro sito a nostro avviso più interessante per comprendere che il Muro non è stato solo un Muro!

GEDENSKSTATTE BERLINER MAUER: A nord est questo sito commemorativo è l’unico dove è stata ricostruita la striscia della morte, visibile ora da una piattaforma sopraelevata. Il muro di Berlino fu infatti eretto a tempi record ma fu rimaneggiato e ampliato continuamente; nella realtà ciò che divideva la città era una striscia abbastanza larga, pattugliata, ove molta gente perse la vita nel tentativo di passare dalla parte est a quella ovest. Nel sito ci sono testimonianze, foto, informazioni, un memoriale e si può camminare vicino un pezzo del muro originale. Un temporale ci ha tenuto compagnia durante la visita, rendendo ancora più tetro questo luogo, ma la visita è doverosa per comprende il reale impatto anche solo urbanistico che il Muro ha avuto.

Siamo alle ultime 2 tappe di questa nostra giornata monotematica… sono sicuramente molto diverse tra loro ma molto famose entrambe

EAST SIDE GALLERY: Spostandoci ancora più a est, lungo il corso della Sprea, si può ammirare il tratto più lungo e famoso rimasto del muro di Berlino. Inutile ricordarvi che questo tratto è stato decorato da moltissimi artisti ed è quindi un luogo che unisce la storia all’arte. I murales più significativi e famosi? Il bacio tra Brezhnev e Honecker e la mitica Trabant, macchina simbolo della Germania est, che fa breccia nel muro con la targa NOV-08-89. Molti altri sono comunque toccanti e passeggiare qui ci permette di rivivere i momenti di gioia per la caduta.

Dopo essere quindi passati dai momenti più duri della storia di Berlino, il filo spinato e le vittime, alla liberazione di quel non troppo lontano novembre ed il colore, arriviamo ai giorni nostri, per comprendere come la città ha inglobato i suoi ricordi senza però rinunciare alla modernità e a proiettarsi nel futuro.

POTSDAMER PLATZ: a guardare le fotografie che campeggiano in questo luogo ci si rende conto che questa era terra di nessuno, simbolo di una città squarciata e ferita. Ma ora questa cicatrice quasi scompare nella grandiosità di questo nuovo quartiere super moderno, rimanendo sui marciapiedi dove apposite scritte ci ricordano che proprio lì passava quella ferita e qualche pezzo ancora in piedi per non snaturare l’identità del luogo. Tutto il resto è proiettato al futuro, il Sony Center con la sua copertura multicolore che affascina grandi e piccini, il grande centro commerciale in Daimler City oltre alle sue sculture a cielo aperto e poi gli sfavillanti palazzi in vetro. Questo è uno dei nuovi cuori pulsanti di Berlino che non si dimentica il passato guardando al futuro.

In realtà a Berlino ci sono altre zone o musei che parlano del Muro e della storia della città, ma in un giorno quello che vi abbiamo proposto ci sembra esaustivo…per la bambina di 9 anni davanti alla TV lo è stato e sicuramente ho chiuso il mio conto in sospeso con questa città, con un’idea più chiara di come gli anni 80 hanno influito sulla nostra storia recente.

Siamo più coscienti e consapevoli e ora dovremmo trovare un altro OneMoreOf luogo dove respirare la storia…ma quella più vicina a noi anche se a volte troppo dimenticata.

 

 

 

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