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Compriamo il cibo per il nostro pranzo al sacco perché vorremmo godercelo immersi nella natura e partiamo verso la Slap Savica, una delle più famose cascate all’interno del parco nazionale Triglav. Costeggiamo il lago di Bohinj che sarà la cornice della nostra pausa pranzo ed in fondo si arriva al parcheggio della cascata con servizi e area ristoro.
Non è un percorso facile come ieri, qui per arrivarci armatevi di pazienza e di un po’ di fiato perché ci sono un bel po’ di gradini da affrontare lungo un percorso nel bosco. Si nota subito che questa attrazione è una delle più amate perché c’è molta gente sul sentiero e quando si arriva al piccolo spiazzo per ammirare la cascata protetta da un cancelletto c’è affollamento. La particolarità che la rende così nota è che il flusso d’acqua esce dalla montagna diviso in 2, dandogli una caratteristica forma…è talmente famosa che gli hanno dedicato addirittura un poema!!
Nostre impressioni: passeggiata bella, natura incontaminata, cascata nulla di che, forse per colpa della folla o della lontananza da cui la si può vedere. Se si è in zona vale comunque la visita.
Torniamo verso il Lago Bohinj, uno specchio verde smeraldo dalle acque trasparenti dove si specchiano i boschi circostanti, con un sentiero di hiking che lo costeggia totalmente, mentre la strada asfaltata corre sul suo lato sud. Cerchiamo una spiaggetta di sassolini bianchi per rilassarci, gustarci il pranzo e puciare i nostri piedini nelle acque gelide; lo consigliamo anche a voi perché il posto è veramente molto bello e adatto a chi vuole respirare molta pace. Il panorama attorno e il piccolo centro abitato che si incontra sono veramente molto carini ed anche per i bambini sarà divertente giocare un po’ sulle rive tranquille. Ci sono molti altri percorsi all’interno del parco, quindi se avete più giorni nella zona vi consiglio di fare qualche altra escursione.
Dopo il bagno più breve nella storia degli sport acquatici, riprendiamo l’auto e ci avviamo verso la meta più visitata della Slovenia, il lago di Bled: famoso per gli hotel con Spa inclusa, un castello che domina il panorama, boschi e soprattutto la chiesetta sull’isola in mezzo al lago, lo spot più fotografato della nazione.
Noi partiamo dal castello che non visitiamo ma da lassù ci godiamo il panorama che merita sicuramente anche se il migliore è dalla collina di Velika Osojnica, sul lato opposto del lago.
Scendiamo poi sulla riva, parcheggiando in uno dei grandi spazi che si trovano ad una delle estremità della cittadina. La passeggiata è piacevole e piena di gente e ci porta dritti all’imbarcadero dove le Pletna, tipiche imbarcazioni guidate da un rematore, portano i turisti in mezzo al lago e attraccano sulla famosa isoletta. Il “passaggio-lago” è carino e tranquillo, e poiché non possono esserci barche a motore non ci sono rumori molesti ma solo tanta natura; la visita all’isola può durare 5 minuti, tempo più che sufficiente per fare foto da tutte le angolazioni e visitare la chiesa di Santa Maria Assunta. Ma ricordate di suonare la campana dei desideri per tre volte!!
È ormai pomeriggio inoltrato, stasera torneremo qui perché c’è un concerto gratuito e bancarelle per allietare la notte estiva e passeggiare ancora in riva al lago.
Ci rimane però un’ultima fondamentale tappa: assaggiare la famosa Kremna Rezina, più comunemente nota come torta di Bled. Un po’ come accade per la Sacher, la denominazione protetta appartiene ad un Hotel, il Park Hotel a Bled dove si può assaggiare l’originale, ma si trovano altri locali che la servono. Io e lo scompiscè, seduti ai tavolini fuori, vista lago, tranquilli e felici, ci siamo gustati questo cubo di crema+panna racchiuso tra due sottili strati di pasta sfoglia…più che una merendina è una bella botta calorica visto che la dimensione è 7 x 7 cm di pura golosità.
Finiamo satolli la nostra permanenza sul lago di Bled (forse le SPA sono nate per smaltire le calorie della torta…), ma la Slovenia ci riserverà altre avventure, la sua capitale, le affascinati grotte e i suoi castelli ma ora ci godiamo il momento con il nostro dolce davanti e la speranza di trovare in futuro un OneMoreOf lago così curato e ospitale come è stato Bled.
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