POTREBBE ESSERE IL PARADISO
Indonesia Non ci voglio venire On the Road

POTREBBE ESSERE IL PARADISO

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Dedicato ad un territorio che ha sofferto molto a causa del terremoto del 2018

Le Gili sono 3 piccole isole vicine a Lombok, a circa 2 h di barca veloce da Bali, ognuna con un’anima leggermente diversa ma tutte accumunate da un mare fantastico per lo snorkeling, un’atmosfera rilassata da godere con cocktail in mano davanti a tramonti suggestivi e nessuna auto in circolazione.

Questo potrebbe essere il paradisoJo
Hai ragione Jo…non c’è traffico, il mare ha dei colori pazzeschi, si sceglie il baretto dove posizionarsi e rilassarsi per la giornata…Marika
Dopo questi giorni di sveglie all’alba, spostamenti in bus o traghetto e il traffico di Bali ci vogliono questi 3 giorni di dolce far nienteJo
Beh…in 1 ora facciamo il giro dell’isoletta ma sappi che qualche ora in mare per cercare tartarughe ti toccaMarika
Sembrava strano si stava solo in panciolleJo
Non ti lamentare…ci sono anche tramonti sulla spiaggia e massaggi rilassantiMarika

Le Gili chiudevano nel lontano 2015 il nostro viaggio in Indonesia; dopo il terremoto che le ha colpite sono rimaste un po’ isolate dal turismo, ma adesso sembra che l’allarme sia rientrato e vi consiglio di passarci qualche giorno in relax dopo esservi calati nell’atmosfera balinese o essere saliti su vari vulcani come vi racconto qui.

La scelta dell’alloggio dipendeva dalla tour leader (quella volta non coordinavo io) e crea un po’ di malumore nel gruppo; suggerisco di guardare bene le descrizioni delle camere e soprattutto considerare che per differenze piccole si possono trovare degli alloggi deliziosi. Alla fine io vi consiglio le tipiche abitazioni con la grande veranda di fronte, ed il bagno esterno che a noi è piaciuto tantissimo ed è tipico di questi luoghi.

Per arrivare alle Gili c’è solo il traghetto, da Bali o Lombok che è l’isola più vicina; all’andata le compagnie vi passano a prendere in Hotel nelle varie località come Ubud, al ritorno invece vi mollano al porto e al massimo una navetta vi porta in una piazza nel peggio casino di Kuta, che dopo giorni di pace vi sembrerà uno dei gironi dell’inferno. Ricordare di confermare i biglietti del traghetto di ritorno 24 h prima se non si vuole rimanere a piedi (noi stavamo rischiando…vedi capogruppo precedente…) e che la navetta successiva a Bali forse vi legherà i bagagli sul tetto ( cosa che nel nostro gruppo ha provocato scene di isterismo)

Orientarsi è banale, c’è la strada di sabbia che costeggia ogni isoletta e poi 2 strade che passano dal centro e si incrociano. Da un lato troverete le attività turistiche, dall’altro c’è il villaggio dei locali…questa cosa mi aveva colpito molto perché mi ha dato il senso della segregazione; da un lato la cartolina splendente della vacanza al mare, dall’altro la vita povera della gente. Noi ci siamo passati con una passeggiata prima del tramonto, godendoci un po’ di scorci nuovi e osservando l’effetto delle maree, sarebbe bello avere queste realtà mescolate che condividono questo posto bellissimo.

L’isola più grande è Trawangan, più caciarona e turistica, la seconda è stata la nostra Air più rilassata ed easy e poi la più naturale Meno che è più piccola e con meno offerta turistica. Le potete comunque visitare tutte grazie alle gite per lo snorkeling o con i traghetti interni. Air mi è piaciuta per i nostri 3 giorni, già una settimana sarebbe un po’ troppo anche se si può fare qualche attività come i massaggi (adoro lo scrub al cocco!!!), le lezioni di yoga, le uscite da sub (please affidatevi a compagnie serie. Lo dico perché in quegli stessi giorni in un’altra parte dell’Indonesia spariva un italiano durante un’immersione mai più ritrovato…).

L’attività più difficile e quotata è comunque decidere in qualche dei baretti fermarsi per la giornata a crogiolarsi sotto i gazebi intervallando entrate in mare. Se cercate almeno un po’ di schiamazzo notturna scegliete Trawangan.

Non è più come un tempo quando non c’erano bancomat e gli alloggi erano molto rustici, adesso ci sono più servizi quindi il turista è più coccolato anche se sicuramente si è persa un po’ di naturalità e avventura. Mio cognato 20 anni prima arrivò qui zaino in spalla dormendo quasi sulla sabbia…sappiate che, nel bene o nel male, non è più così!!

Esistono molte compagnie che portano i turisti a fare snorkeling. Consiglio di organizzarvi in un gruppo, se già non lo siete, per contrattare una barca privata; altrimenti l’effetto sarà quello di gita dei pensionati a Livigno…solo che tutti hanno maschera e boccaglio e sono rossi come peperoni se provengono dal nord Europa. I restanti del gruppo non vogliono spendere troppo, quindi ci uniamo alla barca grande che è…troppo grande!! Ci sono salvagenti per tutti ma è persino difficile sedersi da qualche parte e quando si entra in acqua facciamo più casino che un branco di otarie drogate. Ci fermiamo in vari spot per lo snorkeling, che hanno caratteristiche diverse per profondità e fauna ed anche vicino alla barriera corallina, tra le poche rimaste intatte, per poter ammirare la vita che la popola.
Intercettiamo una tartaruga che si starà ancora chiedendo perché quei chiassosissimi umani la seguono ovunque, mentre in alcuni punti ci si riesce ad isolare un po’ per ammirare in pace il mondo sottomarino, spettacolare!!
Bellissima l’esperienza; Jo l’aveva provata la prima volta a Bali pochi giorni prima e pur non amando tantissimo l’acqua adora la possibilità che questo mare gli sta regalando…insieme al fatto che è caldissimo quindi anche tuffandosi dalla barca si sta benissimo. Da cambiare la scelta del mezzo e del numero delle persone perché così è veramente ingestibile.

L’effetto maree alle Gili si sente molto quindi controllate bene gli orari, in ogni caso l’isola è così piccola che in 10 minuti potete cambiare il lato; se non ricordo male la parte sud est era la migliore ed infatti i baretti sono lì! La marea è comunque uno spettacolo della natura e regala degli spot fotografici incredibili. Potete vedere le stelle marine e passeggiare sul fondale scoprendone i tesori, guardare le barchette inclinate appoggiate sul fondo, osservare l’oceano lontano lasciar affiorare le alghe; quindi godetevi anche queste ore perché sanno regalare bellissime immagini.

Un’altra delle attività più quotate è transumare tutti prima delle 18 verso la punta ovest dell’isola, dove vengono posizionati colorati pouf, tipo poltrona fantozziana, su cui svaccarsi nuovamente e attendere il tramonto con un drink in mano. Io in quell’occasione ho fatto Tai Chi sulla spiaggia, ero molto ispirata e rilassata ed è stata una sensazione bellissima e profonda…tra le cose più belle che mi porto da questo soggiorno. Chiaramente anche la Pina Colada ghiacciata è un bel ricordo!!
Per la cena i baretti sulla spiaggia si tramutano in ristorantini sulla spiaggia e avrete l’imbarazzo della scelta ed una cucina che aggrada anche i palati occidentali.

Passare dalle Gili a Kuta è stato alienante, dal paradiso all’infermo in qualche ora di transito…alla fine quelle isolette sono state un vero pezzetto di paradiso come lo si immagina nelle giornate stressanti, quando vorremmo fuggire dall’ufficio e dai nostri ritmi forsennati per ritrovare il piacere del dolce fa nulla in mezzo alla bellezza della natura.

Altri viaggi ci attendono…chissà quando potremmo crogiolarci nel dolce far niente davanti ad un OneMoreOf mare splendido…Jo spera presto…ma ci sarà da attendere ancora.

 

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